Che cos’è l’olio di CBD?

Il CBD o cannabidiolo è la seconda sostanza più abbondante presente nella cannabis : non è psicoattivo, non crea assuefazione e ha una vasta gamma di applicazioni. La materia vegetale di partenza utilizzata per estrarre il CBD appartiene a determinare varietà di cannabis iscritte in un registro comunitario Europeo e annesse nell’elenco delle coltivazioni ad uso industriale. Il sito complesso concentrato di cbd viene estratto con diverse metodologie, Epurato dal thc e successivamente disciolto in un olio vettore. Da questi estratti viene rimosso il THC mentre gli altri cannabinoidi (CBD in primis) vengono monitorati per valutare le caratteristiche microbiologiche e gli aspetti quantitativi – qualitativi.

Le differenze fra CBD e THC

La cannabis indica o canapa è una pianta appartenente alla famiglia delle cannabaceae, contiene diversi fitocomplessi fra cui spiccano i cosiddetti cannabinoidi ovvero il THC (tetraidrocannabinolo) e il CBD (cannabidiolo, il secondo elemento presente in concentrazione maggiore) e tutta una serie di altri cannabinoidi (THCV, CBN, CBC, CBG etc).

IL THC è’ la molecola psicoattiva che provoca euforia, rilassamento, distorsioni nella percezione spazio/ temporale etc:si lega ai recettori CB1 esplicando il suo effetto euforizzante e alterando la mente.

Il CBD invece è il cannabinoide privo di effetti psicoattivi e si lega ai recettori CB2 (presenti nel sistema nervoso centrale e sulle cellule T del sistema immunitario) esplicando la sua azione antinfiammatoria e immunomodulatrice.

Applicazioni

Molteplici applicazioni

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L’OLIO DI CBD

Il fitocomplesso concentrato di CBD – epurato dal THC – viene poi disciolto in un “olio vettore” (canapa, cocco, argan,olio di oliva etc) che ne consenta l’assunzione preferibilmente per via sublinguale.

Diversi studi scientifici al giorno d’oggi vertono proprio sulla vasta gamma di applicazioni terapeutiche della canapa (dalla terapia per i dolori anche cronici al trattamento dell’ansia e dell’insonnia , solo per fare qualche esempio).

L’interesse da parte della comunità scientifica per il potenziale del CBD in ambito medico è infatti in costante aumento.

Gli studi odierni rappresentano l’ultimo capitolo di una lunga storia – quella sull’uso terapeutico della canapa – cominciata addirittura nel 2737 ac. Con l’imperatore cinese Shen Nung che scrisse un trattato di farmacologia parlando anche del “ma” ovvero la cannabis; nel 2000 ac. la troviamo citata in 7 papiri egiziani e grazie alla penetrazione dell’antico popolo indoeuropeo degli Ariani, essa si diffuse anche nel subcontinente indiano, tanto da essere citata anche nella Atharva-veda e nei più antichi trattati di medicina ayurvedica.