CBD e disturbi del tono dell’umore

E’ stato scientificamente dimostrato che il CBD sia un valido principio attivo nel trattamento dei disturbi dell’umore: esso agisce direttamente sui neurotrasmettitori che controllano l’umore quindi il senso di benessere- felicità dell’individuo.

Come?

  • A) Stimolando e regolando i livelli di serotonina (detta ormone della felicità) il CBD si rivela un grande alleato in caso di depressione e sindrome bizzarre.
  • B) Agendo positivamente sull’ippocampo , area del cervello in cui vengono controllate e memorizzate le emozioni, promuove una ristrutturazione cognitiva delle emozioni negative.
  • C) Determinando l’aumento dei livelli di anandamide, endo (= prodotto dall’organismo stesso) – cannabinoide il cui ruolo è cruciale per i processi di omeostasi del sistema nervoso centrale.

Depressione e sindrome bipolare – Depressione stagionale

I disturbi dell’ umore sono una condizione psicofisica anormale, spesso caratterizzata da eccessiva tristezza o euforia. I sintomi principali legati a questo disturbo possono essere affaticamento, agitazione, insonnia, notevole perdita o aumento di peso, calo della libido, oppressione toracica, tachicardia e dispepsia.

Le cause dei disturbi dell’umore possono essere molteplici e differire notevolmente da persona a persona ma in generale possiamo dire si tratti di una risposta della nostra mente ad eventi che non sono andati secondo le nostre aspettative ( delusioni, mancato raggiungimento di obiettivi preposti, lutti, abbandono etc. ).

I disturbi dell’umore si dividono in tre categorie:

  • 1) La depressione, consiste in un abbassamento del tono dell’umore con conseguente comparsa di eccessiva stanchezza e tristezza.
  • 2) Il disturbo bipolare, vede l’alternarsi improvviso di stati di tranquillità a stati di euforia, causando gravi problemi caratteriali e difficoltà nelle interazioni sociali.
  • 3) La depressione stagionale o disturbo affettivo stagionale (SAO) – una depressione maggiore ricorrente con andamento stagionale nei mesi più freddi e con meno ore di luce è legata alla difficoltà nella regolazione della serotonina.