Sempre più studi indicano che l’insonnia può avere un effetto negativo sulla salute e quindi causare diversi disturbi quali esaurimento, stanchezza, problemi di concentrazione, scarso rendimento, disturbi alla vista, mal di testa, aumento dei disturbi muscolari, irritabilità, sbalzi di umore e tendenza a fare errori. A lungo termine l’insonnia può provocare gravi malattie come obesità o il diabete mellito di tipo2. La stanchezza riduce il movimento spontaneo e abbassa la temperatura corporea, in conseguenza viene ridotto il metabolismo basale.
Il CBD aiuta a dormire perché agisce sulla fase REM (Rapid Eye Movement) ossia la fase iniziale che è la più delicata nella quale il corpo si rilassa ma il cervello si attiva nell’alternanza di onde Theta, Alpha e Beta . E’ infatti la fase nella quale hanno luogo i sogni, definita “sonno paradosso”.
Il CBD agisce sulla fase REM portandoci più velocemente alla fase successiva, ossia la fase NREM caratterizzata da un sonno più profondo dove le onde cerebrali sono più lente e ad ampio spettro – “sonno ortodosso”.
Quindi il CBD, oltre a ridurre il tempo in cui il corpo si addormenta prolunga la fase del sonno profondo, il vero sonno riposante e ristoratore.
Il modo in cui agisce è semplice: il CBD interagisce col sistema endocannabinoide che all’interno del corpo umano regola processi fisiologici quali umore, appetito, fertilità, memoria e anche il sonno.
Molti prodotti chimici come sonniferi lavorano analogamente ai sedativi eliminando le conseguenze (il “non riuscire a dormire”) ma non le cause dell’insonnia (ad esempio l’ansia). Al contrario, le proprietà del CBD possono riequilibrare a monte il ciclo del sonno naturale, favorendo il rilassamento fisiologico e riducendo l’ansia.