CBD e DOLORE – un principio attivo che non provoca assuefazione

L’organismo umano possiede una rete composta da milioni di recettori posti nelle membrane cellulari o negli organelli che compongono la cellula medesima, recettori che interagiscono con i cannabinoidi, particolari sostanze chimiche che trasmettono informazioni/danno istruzioni alle nostre cellule. Questa rete di recettori è il sistema endocannabinoide, che serve a regolare numerose funzioni fisiologiche. Gli endocannabinoidi come l’anandamide (AEA) e il 2 arachidonoilglicerolo (2-AG) sono prodotti dal nostro stesso organismo, mentre i fitocannabinoidi vengono prodotti dalla pianta di canapa.

Il cannabidiolo o CBD è un fitocannabinoide che agisce indirettamente sui recettori di questo sistema – riequilibrandolo quando uno stimolo come il dolore lo perturba.

Non agisce in modo specifico in una parte del corpo, ma funge da modulatore/regolatore dell’intero sistema endocannabinoide, ripristinando l’equilibrio del sistema (omeostasi) quando questo viene scompensato da fattori/stimoli esterni ed interni.

il CBD è un principio attivo che sempre più si sta rilevando estremamente utile per varie tipologie di dolore:

a. dolore cronico/neuropatico

b. dolore infiammatorio

c. dolore muscolare

d. dolore mestruale

e. emicrania con aura/ cefalee a grappolo

Il dolore è la reazione ad uno stimolo interno o esterno e si traduce in una sensazione che si prova per via delle informazioni date da specifiche fibre nervose e trasmesse alla periferia al cervello, il quale a sua volta interpreta tali segnali elaborandole come stimolo doloroso.Questa è la via ascendente del dolore.

Parallelamente nella via discendente del dolore invece, il cervello invia segnali alle periferie per lo spegnimento del dolore. Diversi neurotrasmettitori come il glutammato o il GABA intervengono in entrambe le vie del dolore (ascendente/discendente)

Il dolore può essere di diversi tipi, tra cui:

Acuto: è improvviso e ha una durata breve relazionata alla sua causa, come un intervento chirurgico, un trauma o un parto. È facilmente trattabile con i farmaci.

Cronico: è duraturo e continua anche quando la causa scatenante scompare. Può durare anche anni ed in genere è resistente alle terapie. Questo dolore implica uno squilibrio psicologico e può causare anche depressione e ansia. Alcune condizioni che possono provocarlo sono emicrania, cancro, nevralgia, fibromialgia, etc. Un tipo di dolore cronico particolarmente difficile da trattare è quello neuropatico.